... ho conosciuto Giacinto Auriti quando aveva 74 anni, la mia testimonianza sulla straordinaria vita del Professore sarà breve, ricorderò i più importanti episodi di collaborazione. 
Chi scrive, fin dall’età dell'adolescenza, non si accontentava della verità ufficiale e cercava di andare oltre, perchè intuiva che qualcosa mancava nel quadro fornito dalla scuola, dai mass media, dall’ educazione ricevuta, compresa  quella religiosa.
Ora posso dire che la parte mancante di cui ero alla ricerca era quella più importante, e don Giacinto ce l’ha rivelata, come possiamo vedere nei documenti a sua firma su www.simec.org
Chi è in cerca della Verità abbraccia totalmente gli insegnamenti della scuola auritiana.

Era inizio estate del 1997, mi apprestavo alla cena, quando facendo zapping alla TV, mi fermo su Telemax colpito dal  carisma del Prof.Giacinto Auriti protagonista della  prima puntata del programma: "MONETA AL POPOLO"; sono rimasto ad ascoltare, con parole semplici e chiare, comunicava a noi del popolo in modo che potessimo capire, concetti grandi e innovativi, il suo nobile intento: renderci edotti del sistema nel quale viviamo, farci prendere coscienza della nostra libertà rubata e tornare ad essere liberi.
Intuivo la verità delle sue parole;  fin dall'inizio ho compreso che le sue argomentazioni sono a favore del popolo e così mi sono in seguito ripromesso  di vedere e registrare le puntate successive.

Nel frattempo ho cercato di contattare persone interessate allo stesso tema. Dopo aver parlato con amici comuni uniti dallo stesso ideale, ci siamo attivati per diffondere il messaggio che Auriti presentava settimanalmente in televisione.
In una occasione non sono stato d'accordo con Auriti, percepivo che la scoperta del Professore non fosse stata ancora ben compresa in profondità dalle persone e ritenevo quindi prematura la decisione d'introdurre i SIMEC nella comunità.
Una sera, forte della mia idea, andai alla sede di Telemax per comunicarglielo personalmente, ed in quell'occasione vidi per la prima volta "dal vero" il professore. Da allora è nata un’  amicizia che mi ha portato a collaborare con lui nelle attività  che vi elenco.

> 1999 Convegno “La proprietà popolare della moneta” a San Vito (Ch);
> 2000 Collaborazione al borsino SIMEC;
> 2000 Raccolta firme per il dissequestro dei SIMEC;
> 2000 Collaborazione fin dalla prima edizione all’organizzazione della “Settimana contro l’usura” che si ripete ogni anno dal 13 maggio al 20 maggio;
> 2002 Auriti, da me invitato, interviene ad un direttivo provinciale del  sindacato FAILMS-CISAL;
> 2002 Raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Accettazione dell’Euro: reddito di cittadinanza proprietà del portatore” nel periodo pre-euro;
>  2002 Timbratura delle lire -   SIMEC proprietà del portatore. Vale dal 01-03-2002 SAUS Giacinto Auriti -;
>  2003 Convegno “Santi: la nostra prova oggi” a San Vito (Ch);
>  2004 Convegno a Sant’Eusanio del Sangro ”Proprietà Popolare della Moneta per l’attuazione della Dottrina Sociale della Chiesa”.

Nel 2003 il Prof. Giacinto Auriti ci diede l’autorizzazione alla pubblicazione on-line del materiale informativo sulla “Proprietà Popolare della Moneta”. Il primo passo fu solo una pagina web, poi il portale. Ora, grazie al Web Master Domenico Lupinetti, è on-line il sito www.simec.org
Auriti non perdeva occasione per testimoniare la Fede, era un Cattolico fedele alla tradizione, addirittura in un convegno tenutosi a Sant’Eusanio del Sangro, a fine assemblea, prima di salutarci ci fece dono di un poster del Miracolo Eucaristico di Lanciano a cui lui era molto devoto.

Ricordo una visita fatta al professor Auriti in occasione del Santo Natale 2005, è per me ancora oggi una sorpresa indimenticabile, mi fu fatta  da un caro amico, il quale mi telefonò per invitarmi a Roma;
Il prof. Auriti ci ricevette cordialmente  nella sua casa romana,  parlammo  delle vicende trascorse, dal SIMEC di carta a quello d'argento; fummo felici di trovarlo bene, col morale alto, pur osservando con un velo di tristezza  l'avanzare della malattia che da lì a poco ce lo avrebbe tolto dagli occhi ma mai dal cuore.
Alcuni episodi che ricordo volentieri.

Ad esempio Auriti  era un buon pilota, guidava con piacere, Considerata la sua età  guidava più che bene. Una volta lungo il tragitto Lanciano - Sant’Eusanio con la mia auto quasi non riuscivo a seguirlo, aveva la grinta di un ventenne.
Mentre è capitato spesso che in concomitanza di convegni, ci sia stata, per caso, la banda musicale che ci ha fatto da cornice, o all’inizio lavori o alla fine, la musica non mancava mai.

L’11 Agosto 2006 è passato a miglior vita. Lo considero una persona cara, un padre. Don Giacinto ha dato risposte ai miei interrogativi, ci ha fatto comprendere il perchè delle guerre, delle  malattie,  dei conflitti sociali e così via.
Auriti ha completato la mia visione sulla nostra vita contemporanea.
Noi tutti dobbiamo ringraziarlo per aver smontato il “fantasma giuridico delle grandi SpA"  altro non sono che “paraventi di mangiatoie” delle grandi multinazionali, attraverso le quali si realizza, a loro favore la rendita parassitaria, a scapito della gran parte della popolazione che non partecipa ad alcun dividendo.

Oggi molti lavori sono usuranti, faticosi, pericolosi, e richiedono una buona specializzazione, e ciò nonostante sono poco, e a volte molto poco remunerativi, mentre è avvantaggiato chi è dipendente, ad esempio, multinazionali, banche, enti di Stato, ecc. Auriti li definiva“ raccomandati di ferro”.

Sono consapevole che per dare queste lezioni di vita Don Giacinto ha dovuto necessariamente togliere del tempo alla famiglia, lui lo faceva perché amava e chi AMA non mette confini all’ AMORE che riesce a dare, e quindi, oltre ai suoi cari amava il prossimo come Gesù Cristo ci ha lasciato detto: AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO";  don Giacinto e ha voluto fermamente che conoscessimo la verità delle cose come ci stanno sotto gli occhi ora.    

Penso che chi ama , lo fa perché a sua volta è stato amato e vuol far provare la stessa sensazione  ad altri, quindi il merito va riconosciuto anche a coloro che hanno vissuto con lui e vicino a lui, gli hanno donato stima  e affetto e grazie a questa grande energie di sostegno ha potuto studiare a fondo la sua scoperta, il VALORE INDOTTO della MONETA.

Non dimentichiamo che  a seguito dell'azione che il prf. Auriti fece: intentare causa alla Banca d'Italia;  gli fu pignorato, per alcuni mesi, parte del suo stipendio. Il prof. G.Auriti ha pagato in prima persona per il suo approfondito studio sulla proprietà popolare della moneta; pensionato agiato, poteva vivere serenamente curando semplicemente gli interessi ereditati dalla famiglia, invece la sua scelta è stata coraggiosa: far conoscere la verità sulla  moneta sin dalla fase della sua emissione affinché tutti insieme prendendone coscienza potessimo contribuire alla nascita di un mondo nuovo, ricco e prospero per tutti, basato sul dare e non pre-stare, come oggi avviene, l’attuale potere non può amare il popolo fin quando continua a usare la moneta-debito, la moneta corrente che  è emessa in prestito è il mezzo con cui si autoalimentano i fautori del grande inganno.           

Don Giacinto è stato scelto da Nostro Signore per darci un’ideale di speranza, la proprietà popolare della moneta. Per chi come me ha Fede il “caso” non esiste, tutto doveva essere scoperto ed elaborato da una persona predestinata da nostro Signore Gesù Cristo e le prove che Don Giacinto lo fosse ce ne sono,   ma quella più importante a mio avviso era il modo con cui si poneva in relazione con le persone. Provava per noi un amore compassionevole.

Si inorgogliva quando ci vedeva pieni di speranza e desiderosi di cambiare il sistema . Ci  ricordava che dobbiamo essere "rassegnati a vincere" perchè “ la verità ha una forza intrinseca e che nessuno può fermare, a lungo andare si afferma”

Per tutto il bene che Don Giacinto ha fatto, se l’hai conosciuto, ti esorto a scrivere anche la tua testimonianza.

“La dignità gratuita non esiste” Giacinto  Auriti